Scuole a prova di furia omicida

folle277Come all'estero, anche in Svizzera un folle omicida potrebbe commettere una strage in una scuola. Per questo motivo, in molti cantoni elvetici si stanno adottando sistemi di allarme, sicurezza e prevenzione affinché ciò non avvenga. Una panoramica.


Undici massacri in scuole negli ultimi 15 anni: è questo il terribile bilancio in Germania. In Svizzera, per fortuna, non si è andati oltre le minacce. Tuttavia, anche il nostro Paese non può dirsi immune da simili follie omicide, basti pensare alla recente strage di Menznau. Così, senza dare nell'occhio, molti istituti scolastici stanno predisponendo misure volte a evitare il peggio.

«Si tratta di meccanismi di chiusura sicuri che impediscono di entrare in classe senza permesso o di sistemi di allarme con cui informare gli insegnanti», precisa Beat Zemp, presidente dell'Associazione degli insegnanti svizzeri.

Nei prossimi anni, nel cantone di Basilea Città cinquanta istituti scolastici si doteranno di un sistema di allarme. Si tratta di un impianto che indica il livello di pericolo, dall'attesa, all'evacuazione fino alla minaccia. L'operazione avrà un costo totale di circa cinque milioni.

Nel canton Zurigo, invece, in 140 scuole si installeranno maniglie di sicurezza alle porte. Le porte non potranno essere aperte dall'esterno, se non con la chiave. Ciò dovrebbe evitare una possibile strage, questa è almeno l'esperienza fatta all'estero.

Inoltre, dal 2009, con un software, sviluppato in Germania, si intende prevenire atti di furia omicida nelle scuole. Stando al suo inventore, Jens Hoffman, direttore dell'Istituto di psicologia e gestione delle minacce a Darmstadt, è possibile individuare un eventuale omicida grazie ad alcuni segnali inequivocabili. Per questo motivo, ha elaborato una serie di trenta domande con cui analizzare la situazione.

Zurigo, come prima città europea, ha adottato il sistema di prevenzione Dyrias (Dynamisches Risikoanalyse-System) nel 2009. Anche a Basilea Città, Soletta e San Gallo, specialisti fanno capo a questo sistema di monitoraggio del pericolo. Lucerna dovrebbe adottarlo nei prossimi mesi.
(fonti: Tages Anzeiger e SFR)