Scuola e migrazione

migrazione scuolaL'ultimo numero della rivista «ventuno» è dedicato al tema dell'immigrazione e all'impatto che ha e avrà in futuro sull'attività didattica a scuola. Una sfida, ma anche un'opportunità, se si è pronti e disposti ad accoglierla.

Una persona su tre immigrata in Svizzera dall'inizio dell'anno ha meno di 18 anni. Molti sono bambini e adolescenti che entreranno nelle nostre aule o che magri seguiranno una formazione professionale. I cantoni e le scuole sono pronti ad accoglierli?

Indipendentemente dal loro permesso di soggiorno, in Svizzera ogni bambino ha il diritto e il dovere di andare a scuola. Nei cantoni di Zurigo e Berna è un diritto concesso sin da subito a questi giovani profughi affinché imparino subito la lingua e si integrino il prima possibile nel tessuto sociale del luogo in cui vivono.

«In futuro, le migrazioni umane – siano esse forzate o volontarie – non diminuiranno di certo, anzi!», scrive Delphine Conus Bilat, coordinatrice della rivista «ventuno». «Nel contesto migratorio attuale anche la scuola deve rispondere a nuove sfide: accogliere dei bambini traumatizzati, venire a patti con classi sempre più eterogenee...».

Nel secondo numero, la redazione di «ventuno» presenta alcune interessanti iniziative volte a favorire l'incontro, la comprensione reciproca del fenomeno migratorio.


Puoi scaricare il n. 2 di «ventuno» cliccando qui oppure ordinare la versione cartacea.