Più insegnamento, meno burocrazia

contratto277Gli insegnanti potranno finalmente dedicarsi al loro vero compito: l'insegnamento. Questo è uno degli obiettivi del nuovo contratto di lavoro su cui si sta discutendo nel cantone di Zurigo.

Il nuovo contratto di lavoro intende rispondere alle esigenze e ai bisogni dell'attuale mondo della scuola. Se fino a qualche decina di anni fa, i compiti dell'insegnante erano quantificabili, oggi, a causa delle maggiori e sempre nuove sfide professionali, questi sono letteralmente esplosi.

Per proteggere i docenti da questa crescente montagna di mansioni, l'ufficio dell'educazione pubblica di Zurigo ha elaborato un nuovo contratto di lavoro. Per la prima volta, nel documento sono elencati tutti i compiti degli insegnanti e il tempo che vi devono dedicare. Il punto di partenza è un monte ore annuo pari a 1950 ore, che corrisponde a 42 ore settimanali. Buona parte di questo tempo, ossia 1600 ore, sono riservate all'insegnamento (preparazione, lezione, correzione), le restanti 350 ore, invece, vanno dedicate alla formazione continua, all'attività con i genitori e per la scuola (incontri di sede e con i colleghi, manifestazioni scolastiche particolari).

Il prezzo per questo nuovo contratto è l'obbligo per gli insegnanti di registrare e mettere per iscritto le ore dedicate alla scuola. Le direzioni scolastiche avranno così uno strumento grazie al quale potranno suddividere sul collegio-docenti le varie incombenze legate alla gestione dell'istituto scolastico.
Non tutti hanno accolto con favore il nuovo contratto di lavoro. L'associazione cantonale degli insegnanti di livello secondario I parla di «strategia sbagliata» perché il documento limiterebbe la «libertà individuale» degli insegnanti e li degraderebbe a semplici galoppini delle direzioni scolastiche. Inoltre, il fatto di registrare le ore non avrebbe senso, poiché quelle supplementari non saranno retribuite, sostiene l'associazione ombrello dei docenti di secondaria e avviamento di Zurigo.

Dopo le vacanze estive, il parlamento cantonale sarà chiamato a decidere su questo progetto di legge. Destra conservatrice (UDC) e il partito dei verdi liberali si oppongono, con motivazioni diverse, a questa novità scolastica.

Affaire à suivre.
(Fonti: Neue Zürcher Zeitung e Tages Anzeiger)