Per non dimenticare l'olocausto

memoriale277Lo scorso 27 gennaio è stato inaugurato il «Memoriale della Shoah» alla stazione centrale di Milano; un luogo di memoria e incontro, un luogo per ricordare e fare conoscere agli allievi ciò che è stata la deportazione degli ebrei durante il periodo fascista in Italia.


Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa giungono ad Auschwitz. Nel più grande campo di sterminio del Terzo Reich scoprono l'inenarrabile, scoprono una delle pagine più tristi della storia dell'uomo. Il 27 gennaio di ogni anno, in Europa è il giorno della memoria; per non dimenticare, per ricordare. E a Milano, il 27 gennaio scorso è stato inaugurato il Memoriale della Shoah.

Al Binario 21 presso la stazione centrale – area situata al di sotto dei binari ferroviari – tra il 1943 e il 1945 centinaia di ebrei furono caricati su vagoni merci per essere deportati nei campi di concentramento e sterminio di Auschwitz–Birkenau e Bergen Belsen o nei campi italiani di raccolta di Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.

Promotorice di questo luogo simbolo della Shoah in Italia è la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano. Il Binario 21 intende divenatare un'area della memoria, del dialogo e dell'incontro tra religioni, etnie e culture diverse, ma anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile. «Il Memoriale vuole essere un luogo di studio, ricerca e confronto: un memoriale per chi c'era, per chi c'è ora ma soprattutto per chi verrà», si legge sul sito ufficiale della Fondazione.

L'area del Memoriale si estende su una superficie di circa 7.000 mq e si sviluppa su due piani, piano terreno e piano interrato. È caratterizzato dal totale rispetto della morfologia originaria dell'area, al fine di mantenere la specificità dell'identità del sito di deportazione. Si tratta di un sistema di spazi integrati in sequenza che disegnano un percorso tematico: dalla "Sala delle testimonianze", dedicata alle voci dei sopravvissuti, fino al "cuore" del Memoriale: il "Binario della Destinazione Ignota" e il "Muro dei Nomi", dove sono ricordati i nomi di tutte le persone deportate dal Binario 21.

(Fonte: Sito della Fondazione Memoriale della Shoah)


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