Primi della classe in matematica

pisa277 14Sono stati pubblicati oggi i dati del rilevamento PISA 2015. Lo studio ha misurato le competenze in matematica, scienze naturali e lettura dei quindicenni dei 35 Stati dell'OCSE. La Svizzera eccelle soprattutto in matematica, ma rimangono dei dubbi sulla valutazione dei risultati poiché, per il momento, non è possibile paragonarli con i dati degli studi precedenti.

Dal 2000, lo Studio Pisa è una specie di cartina tornasole delle competenze apprese a scuola dai quindicenni negli Stati dell'OCSE. Per questo motivo suscita sempre grande interesse perché permette di capire se le riforme scolastiche promosse hanno sortito l'effetto sperato. Questa volta, e siamo alla sesta edizione, lo studio lascia però molto amaro in bocca tra gli attori del mondo dell'educazione in Svizzera. Colpevole il metodo di raccolta dei dati.

Nel 2015, oltre un migliaio di 15enni elvetici hanno svolto al computer le prove nelle materie matematica, lettura e scienze naturali. I risultati scaturiti sono molto incoraggianti. In matematica, gli studenti svizzeri sono i primi della classe in Europa e secondi – dopo il Giappone – a livello mondiale. In scienze naturali, i 15enni raggiungono un punteggio (506 punti) molto al di sopra della media OCSE (493 punti). In lettura, la Svizzera è in buona compagnia: con 492 punti raggiunge un risultato poco inferiore a Francia, Austria e Italia, ma decisamente peggiore della Germania (509 punti).

Fin qui le notizie rallegranti. L'Associazione mantello degli insegnanti della Svizzera ha formulato una serie di interrogativi relativi ai risultati di PISA 2015. Infatti, la raccolta dei dati tramite computer non permette di paragonare i risultati con gli studi precedenti, né quelli svolti a livello internazionale né quelli a livello nazionale. Ciò impedisce di fare una valutazione attendibile delle tendenze in campo educativo in Svizzera. Anche la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione solleva dei dubbi sulla comparabilità dei dati.

La Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) scrivono nel comunicato congiunto che «attualmente lo studio PISA è l'unica possibilità per la Svizzera di confrontare le proprie prestazioni scolastiche con quelle di altri Paesi. I dati acquisiti sono inoltre importanti per il monitoraggio nazionale dell'educazione. Il fatto che PISA 2015 non disponga ancora di una base sufficiente di dati certi è insoddisfacente». L'Associazione mantello degli insegnanti in Svizzera è più critica e si chiede se non sia necessario investire i milioni per le ricerche PISA, in un monitoraggio nazionale. «La torre dei test PISA è vacillante. Dobbiamo poter intavolare un dialogo critico e scientifico sulle questioni metodologiche. Altrimenti PISA perde di credibilità. Ci si deve quindi chiedere se non sia meglio abbandonare questo rilevamento per un monitoraggio a livello nazionale più comprensibile».


 

Leggi il comunicato congiunto della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI).
Leggi il comunicato di LCH