Giovani, astemi di notizie

media277I giovani adulti usano sempre meno i canali classici di informazione. I ricercatori dell'Università di Zurigo osservano questa tendenza con preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la formazione politica.

I lettori hanno a disposizione un enorme ventaglio di possibilità per informarsi, soprattutto grazie a internet. Ma quest'ampia offerta trova davvero degli utenti? L'Istituto di ricerca «Pubblico e società» dell'Università di Zurigo nutre dei dubbi, soprattutto per quanto riguarda i giovani. I ricercatori indicano che «il giornalismo di qualità ha un problema con le giovani generazioni».

Nell'ultimo rapporto sulla qualità dei mezzi di informazione in Svizzera, l'istituto di ricerca evidenzia che i giovani leggono soprattutto «informazione-divertimento», notizie di bassa qualità su svago e passatempo in generale. Così i canali classici di informazione perdono importanza nel panorama mediatico elvetico.

Nel 2014, su 200 articoli trasmessi, linkati, twittati, ritwittati o commentati sui siti di informazione o su Facebook, nel 61% dei casi si è trattato di notizie di svago e passatempo. Secondo i ricercatori, sono soprattutto i giovani che sono alla ricerca di articoli legati al divertimento.

Secondo i calcoli dell'istituto, tra il 2009 e il 2015 la percentuale di giovani adulti che si informa regolarmente attraverso l'abbonamento a giornali stampati è scesa dal 44 al 26%. Per la televisione il calo è stato dal 65 al 39% e per la radio dal 66 al 53%.

Un numero sempre minore di giovani adulti, indica ancora il rapporto, si informa attraverso i media classici: dal 56 al 35 per cento per i giornali, dall'undici al quattro per cento per la televisione, dal 13 all'otto per cento per la radio.

Il gruppo di giovani adulti che non si informa o solo di quando in quando sulle notizie di attualità continua a crescere. Questi utenti leggono quasi esclusivamente brevi articoli sui temi «divertimento e svago». Per i ricercatori si tratta di un'evoluzione preoccupante, soprattutto da un punto di vista della formazione democratica dei cittadini del futuro.